Presentazione
Nel corso della vita mutano il senso e il valore che diamo alla nostra casa, all’abitare da soli, con gli altri, con la famiglia, con il compagno o la compagna della nostra vita.
La casa contribuisce a soddisfare quel senso e quel bisogno di appartenenza che ognuno di noi conosce o a cui aspira. Certo il “sentirsi a casa” va al di là delle mura della propria abitazione, riguarda il legame instaurato con una comunità affettiva, la condivisione di interessi, di ideali. Quando rientriamo tra le nostre mura, portiamo questa esperienza e questo sentire. Così la casa riflette il nostro modo di stare al mondo e quando chiediamo a qualcuno: “raccontami della tua casa”, gli chiediamo di raccontarci di sé. Anche per questi motivi, nella nostra raccolta di storie abbiamo voluto considerare persone di età ed esperienze diverse.
Da giugno ad ottobre 2024 abbiamo raccolto le storie biografiche di sei donne e di due uomini e ogni racconto ci ha condotto nei cambiamenti e nei percorsi di ognuno di loro.
Nell’aprile 2024, all’interno di questo progetto abbiamo curato due momenti di incontro con un piccolo gruppo di donne, che frequentavano il corso di lingua italiana, presso l’associazione Amici dei Popoli di Padova.
Il tema della casa è stato l’occasione per condividere emozioni e ricordi. Ne è nata una piccola raccolta di pensieri e immagini e l’abbiamo intitolata “Casa è”. Il libriccino, nell’occasione di una festa dell’Associazione, è stato donato alle donne che avevano contribuito alla sua stesura.
Il racconto di Monica corre via veloce, ricco di particolari ed immagini. Così anche io mi sono ritrovata con lei ai margini del bosco, in vista della valle, a seguire i lavori di ristrutturazione della casa, a sorseggiare un caffè nelle tazzine “color nostalgia”.
Nell’ascoltarla il mio pensiero è andato alla mia giovinezza vissuta per qualche tempo in un rifugio montano, per me una breve esperienza di intenso contatto con la natura, per Monica e Lucio un progetto di vita.
Intervista raccolta nel luglio 2024
da Chiara
Casa è dove ci si sente se stessi. Casa significa condividere gli affetti e le emozioni. Se non c’e’un bel clima tra le persone che condividono quel determinato spazio in quel determinato momento, quell’ambito non riesce a diventare casa.
Ho conosciuto Vittoria presso l’Associazione Amici dei Popoli, in occasione di un lavoro di gruppo fatto con le donne straniere di cui lei era l ‘insegnante di L2.
Mi aveva fatto curiosità approfondire le sue esperienze di studio, di lavoro e di viaggio fatte all’estero, in particolare in Australia. Vittoria si é rivelata una vera cittadina del mondo, aperta a mettersi in gioco sempre in nuovi contesti ma anche capace di ricreare il proprio concetto di casa in ogni posto in cui è vissuta o ha fatto ritorno.
Intervista raccolta nel giugno 2024
da Carla
Caterina è una giovane donna capace di coniugare i suoi doveri e i molteplici interessi.
Ama la natura in tutte le sue forme, è legata alla sua storia e i suoi affetti ma proiettata al futuro, concreta nella vita quotidiana, ma curiosa di ‘penetrare’ l’astratto.
“Non ho mai dato troppo peso alla casa, non ho mai pensato seriamente al concetto di casa, un po’ perché mi sposto tanto da una casa all’altra… Credo che penserò di più alla casa perché è stato stimolante”
Intervista raccolta nel giugno 2024
da Gabriella
Leonardo è nato e ha vissuto in Colombia. È stato poi in Spagna, in Francia e a Londra, per stabilirsi infine in Italia. Mi accoglie con un sorriso aperto, contagioso, e l’intervista si svolge come una chiacchierata tra amici. Parla del “tema della casa” e racconta delle sue origini, della sua famiglia, dei suoi interessi. Con atteggiamento curioso e rispettoso confronta le culture, osserva, riflette, impara da ogni relazione, da ogni situazione. Quello che emerge è il suo desiderio e la sua capacità di godere della vita con consapevolezza e con gioia. Un incontro piacevole, stimolante!
Intervista raccolta nel giugno 2024
da Maurizia
Leggi l'intervista di Leonardo
Annalisa è una donna che si è messa in gioco con entusiasmo per reinventarsi più volte la vita, sia a livello personale che lavorativo. La sua casa, dunque, nel corso del tempo, un po' a fisarmonica, ha dato via via spazio sempre a nuovi progetti di vita. Nel suo raccontarsi, ha trasmesso coraggio, colori, fantasia, energia !
Intervista raccolta nel giugno 2024
da Emanuela
Leggi l'intervista di Annalisa
La sua famiglia viene dalla Nigeria, ha ventiquattro anni, studia e lavora a Padova condividendo la casa con altri cinque ragazzi giovani come lui. Edwin ci racconta cos'è per lui la casa con tutto l'entusiasmo di chi ha appena cominciato a costruire la sua vita e intanto ci parla dei suoi sogni e dei suoi ricordi .
Intervista raccolta nel giugno 2024
da Raffaella
Leggi l'intervista di Edwin
Vanda mi accoglie nella sua abitazione, una casa vecchia di 250 anni che lei e il marito hanno scelto e modellato nel tempo. E' una casa che ancora oggi è duttile, capace di assecondare l’ospitalità della sua padrona, perché non sono i muri ad essere importanti, ma le persone che si incontrano e che abitano quegli spazi.
È una storia che evoca le lunghe tavolate di grandi e piccoli insieme, con bambini che giocano e litigano e poi crescono uniti. Ricorda, accanto agli inevitabili inconvenienti dello stare in tanti, anche la forza e il senso di protezione che può scaturire da quel tenersi insieme quando qualcosa va storto.
Intervista raccolta nell'ottobre 2024
da Elisabetta
Leggi l'intervista di Vanda